PORTRAITS OF OBJECT

Meital Katz-Minerbo

28.11.2008 – 10.01.2009

Exhibition Views

The Gallery Apart presenta la prima personale in Italia dell’artista israeliana Meital Katz-Minerbo. Nata in Israele nel 1974, all’età di 1 anno e trasferitasi in Venezuela dove ha vissuto fino all’età di 21 anni, dal 1995 è tornata a Tel Aviv dove attualmente vive e lavora. Oltre ad una serie di mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati in Israele, nel 2007 Katz-Minerbo è stata invitata a partecipare all’OPEN SPACE International Workshop for Art Academies presso la School for Art and Design, Kassel, Germany e nel 2008 al prestigioso programma Art OMI International Artists Residency in Columbia County, N.Y.
Oltre a installazioni site-specific e sculture, i lavori pittorici costituiscono parte rilevante dell’opera dell’artista . Con Portraits of objects Katz-Minerbo presenta una serie di acrilici su tela e acquerelli su pergamena e su carta.
Il lavoro pittorico di Meital Katz-Minerbo consiste nella ricerca di uno spazio tra due luoghi, uno spazio definito dall’artista in-between e trattato come il residuo di uno spazio. I gemelli siamesi sono il punto di partenza della riflessione dell’artista, l’immagine primaria, iniziale, da cui e in cui cerca l’in-between. La creatura siamese come creatura “non finita”, incompleta e però doppia, contiene nel suo corpo, nella congiunzione dei due individui, lo spazio intermedio che Katz-Minerbo intende esplorare. La rappresentazione dei gemelli siamesi nel corso della storia è stata effettuata mediante la fotografia e la catalogazione scientifica, che trattano il caso come fenomeno, come oggetto di ricerca. Katz-Minerbo associa la caratterizzazione della creatura siamese come oggetto con il mobilio doppio – un manufatto molto comune nella storia del design. Poltrone con due o tre sedute unite,  un tavolo che si rivela doppio o due librerie unite sul retro. Fra gli oggetti siamesi vi è anche un diverso tipo di oggetti doppi, che amalgamano due forme differenti che si uniscono in un punto di connessione preciso e denso di significati. La ricerca è effettuata con una tecnica di pittura veloce su una superficie dipinta di bianco “profondo”, che richiama alla mente gli sfondi fotografici neutri dei cataloghi. Il bianco dello sfondo non è solo il suggerimento di un luogo, ma è esso stesso in-between: un luogo nello stesso tempo cieco, profondo e piatto, che non ha alcun interesse a mostrarsi inequivoco. La superficie dello sfondo bianco ha la funzione di un Petri dish (un piattino da labotatorio) dove la pittura si comporta come una coltura che reagisce, fluisce, si espande e si divide in corpusoli che si amalgamano per creare una forma.

share on