#ApartTheGallery

Apparently, a simple semantic shift, a wordplay, but nothing is more damned serious than a game.

#ApartTheGallery is a simple but deep answer to the dystopian condition that the virus forces us to live. A condition that art and artists can overturn into new utopian horizons, that could be real in this specific time. And we can do it from home, without philosophical pretensions but guided by the desire to be together, to share ideas, thoughts, images, contents. Unable to play its role, The Gallery Apart changes (temporarily?) into #ApartTheGallery to continue living as a gallery, beyond the physical places, together with the community of friends and enthusiasts, even future, now forced to a singular home diaspora.

With the available medias, we will reach you thanks to our artists’ contributions to give you food for thought, entertainment, leisure, business and satisfaction of the common passion for art.

Apparentemente un banale spostamento semantico, un gioco di parole, ma si sa che nulla è più maledettamente serio di un gioco.

#ApartTheGallery è una risposta, semplice ma profonda, alla condizione distopica a cui il virus ci costringe e che l’arte e gli artisti possono rovesciare in nuovi orizzonti utopici, mai come in questo momento forse possibili. E lo si può fare da casa, senza pretese filosofiche ma sospinti dalla voglia di stare insieme, di condividere idee, pensieri, immagini, contenuti. Non potendo svolgere il suo ruolo, The Gallery Apart si tramuta (momentaneamente?) in #ApartTheGallery per continuare a vivere come galleria, al di là dei luoghi fisici, nella e con la comunità di amici e appassionati, anche futuri, attualmente costretti ad una singolare diaspora domestica.

Con i mezzi di comunicazione che ci sono consentiti tenteremo di raggiungervi con il contributo dei nostri artisti, e non solo, così da fornire momenti di riflessione, di svago, di approfondimento, di business e di appagamento della comune passione per l’arte